Docente di Cromatologia, di Tecniche e tecnologie delle arti visive e Direttore della Scuola di pittura all’accademia di Belle Arti di Brera di Milano.
Da diversi anni Vescovi persegue e prosegue un tema floreale che è diventato uno standard personale, intendendo per standard non soltanto la sua “reiterazione” ma anche lo statuto di “classico”. Il suo lavoro si è accresciuto secondo una regola autonoma e distante che smarrisce le tracce materiali dell’autore favorendo la moltiplicazione di una fantasia che può dirsi tecnologica e oggettiva. Le immagini di oggi divenute più complesse intrecciano la consuetudine visiva dei fiori ad impreviste zone di pausa, figurando spazi nuovi e molto strani come scartati e resi vacanti nell’urgenza di un blackout comunicativo.
L’artista combina pittura figurativa e astrattismo geometrico con precisione fotografica, in composizioni dal forte dinamismo – crea un’unione armonica, sorretta dalla solidità del colore saturo e da un impianto compositivo rigoroso. L’immagine floreale sembra scomporsi e poi ricomporsi all’infinito nelle partizioni verticali del dipinto, come fossero fotogrammi in sequenza rapida. Sulla tela dà vita a un cortocircuito visivo attraverso continue interferenze, una trasformazione di immagini figurative in forme e volumi astratti e frammentati. Accostamenti e slittamenti dei piani rivelano un accumulo di informazioni, coloristiche e formali, da richiamare la cultura psichedelica. Il suo talento, superando i ristretti confini dell’arte contemporanea, lo ha portato a intraprendere svariate collaborazioni “trasversali”: dalla moda al teatro, dalla musica alla letteratura e alla pubblicità.

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