1935
Frequenta a Genova il Ginnasio e quindi il Liceo Classico, dedicandosi già al disegno e all’incisione.
1937
Durante una villeggiatura estiva ad Aflenz, in Stiria, incontra Paul Klee.
1940
Conseguita la maturità classica, intraprende gli studi di medicina nell’Università di Genova, frequentando anche occasionalmente l’Accademia di Belle Arti.
1942-43
Realizza le sequenze di incisioni Misera carne,Vecchiaia e Finzione.
1944
Partecipa alla mostra “Disegnatori del nostro tempo” alla Galleria Cairola, a Milano e alla Galleria Romano a Genova.
1945
Nel 1945-46 insegna Storia dell’arte nella Scuola d’arte parastatale “Vimaro”, a Genova. Scrive sul quotidiano genovese “Tribuna del Popolo” tenendovi una rubrica di critica d’arte.
Con Rocco Borella condivide per un certo tempo lo studio in Piazza S. Agostino dove istituisce la ‘Scuola del Patechismo’, cioè della pittura all’anguria, pletorica e colante.
1946
Partecipa alla Mostra Nazionale di Arte sociale in Palazzo Ducale a Genova. Felice Casorati, presidente della giuria, lo invita a tenere l’anno dopo una mostra personale alla Galleria-Libreria del Bosco, a Torino.
Avvia la sequenza di incisioni Musici, che completerà nel 1968.
1947
Tiene la sua prima mostra personale, alla Galleria-Libreria del Bosco a Torino, in maggio, presentato in catalogo da Attilio Podestà.
E’ eletto nel Consiglio del Sindacato Nazionale degli Artisti, Pittori, Scultori, Incisori, Sezione di Genova.
Ottiene un premio del Ministero della Pubblica Istruzione.
Accompagnato dall’architetto Mario Labò, visita il suo studio Giulio Carlo Argan.
1948
Nel maggio-settembre espone per la prima volta alla XXIV Biennale di Venezia.
Tiene la sua prima personale a Genova, alla Galleria UCAI.
Progetta la scenografia (non realizzata) del dramma di Enrico Ribulsi L’Apocalisse (alcuni bozzetti sono esposti nel 1949 nella Mostra di Scenografia, per le Celebrazioni Alfieriane, ad Asti).
Avvia la sequenza di incisioni Ciclisti, che completa nel 1950 e inizia le illustrazioni per alcuni testi di Baudelaire e Mallarmé, che sviluppa fino nel 1953.
Primo interessamento per la sua opera da parte di Francesco Arcangeli.
1949
Nel maggio-giugno prende parte alla IV Mostra Regionale d’Arte del Sindacato Nazionale Artisti, ove ottiene il primo premio della Città di Genova.
1950
Nel giugno-ottobre espone nuovamente nella XXV Biennale di Venezia (il dipinto Spazio è Carne, con il quale è presente, richiama l’attenzione di Giorgio Morandi, Roberto Longhi e Francesco Arcangeli).
In novembre prende parte alla V Mostra Regionale d’Arte del Sindacato Nazionale Artisti, ottenendo il primo premio Città di Genova.
E’ premiato nelle Olimpiadi Culturali della Gioventù, che si tengono a Roma e Genova.
E’ condirettore della Galleria San Matteo, a Genova.
1951
Vince il Premio Alpe di Mera, 1951.
Appoggiato da Giulio Carlo Argan, vince una borsa di studio del Governo Francese per soggiornare a Parigi, dove frequenta l’École Nationale Supérieure des Beaux-Arts. Alla Sorbona compie ricerche sulla semantica e la grafica medioevali da cui, con emendamenti figurali simbologici, ricava da allora la propria grafia sui dipinti e la propria firma.
Inizia il ciclo di dipinti sul tema della Via Crucis.
1952
Conl’appoggio di Giulio Carlo Argan vince una borsa di studio del Governo Spagnolo per un soggiorno in Spagna e si stabilisce a Barcellona dove sviluppa buona parte del ciclo di dipinti Via Crucis.
Realizza la sequenza di una decina di incisioni Anelli che conclude nel 1955.
1953
Il 19 febbraio 1953 tiene una conferenza su” La pittura dei giovani a Parigi” nella Biblioteca Olivetti, a Ivrea.
E’ nuovamente a Parigi, dove conclude il ciclo di dipinti della Via Crucis, che espone al Centre Saint Jacques, nell’aprile-maggio, per l’occasione pubblicando il volumetto contenente un proprio Petit Journal du Chemin de Croix.
Invitatovi per interessamento di Francesco Arcangeli, partecipa per la prima volta a “Italia/Francia. Pittori d’oggi – France/Italie. Peintres d’Aujourd’hui”, a Torino.
Vince un Fullbright Scolarship e si trasferisce negli USA, a New York dove frequenta la celebre Arts Students League e conosce Harry Sternberg e George Grosz.
Inizia il libro di collages e disegni Cats Are Hungry (1953-1955).
In agosto tiene la prima delle sue numerose personali negli U.S.A. alla Brown Hall del College of William and Mary a Willimsburg, in Virginia.
A New York City realizza un’ambientazione pittorica che chiama “il McPherson Shrine” e realizza, fra altre, le sequenze di incisioni Evangelistae e Septem vitia capitalia (otto fogli). Alcune sue incisioni sono allora acquisite dal Metropolitan Museum.
1954
Nel giugno-ottobre prende parte alla XXVII Biennale di Venezia con alcune incisioni al bulino sul tema gli “Evangelisti”. Per la prima volta prende parte alla Biennale dell’incisione a Venezia.
Vince una borsa di studio della The Art Students League, e della Skowhegan School of Painting and Sculture for the Summer.
1955
ln autunno rientra a Genova, dove inizia ad insegnare al Liceo Artistico.
Carlo Ludovico Ragghianti lo invita alla mostra Sessanta Maestri del prossimo trentennio a Prato che ha luogo nel settembre-ottobre.
Realizza 19 disegni (tuttora inediti) che illustrano Leaves of Grass di Walt Whitman.
1957
Realizza a Genova numerose ambientazioni pittoriche: dell’entrata-corridoio di Casa Forno, in Vico Acquacalda 6, a Sestri; dell’atrio e saloncino e camera matrimoniale di Casa Ceccattini, in Vico Acquacalda 8, sempre a Sestri; della camera matrimoniale “seicentesca” di Casa Finzi, in Corso Monte Grappa 9. E inoltre della scala in Casa Primavera, a Marina di Massa, e del Salone delle adunanze, nel Palazzo del Genio Civile, a Imperia.
1958
E’ fra i fondatori della Nuova Associazione Nazionale degli Artisti, Sezione di Genova.
E’ nominato membro di merito dell’Accademia Pontificia di Roma.
Realizza la notevole ambientazione pittorica della stanza da bagno della propria casa, a Genova, in Via di Famagosta 4.
Vincitore di un concorso internazionale (sempre con l’appoggio di Argan) in settembre ritorna negli U.S.A. per dirigere il Department of Fine Arts dell’University of the South a Sewanee, nel Tennessee, che dirigerà fino al 1961. In questi anni accorpa al proprio insegnamento di Pittura e di Incisione anche quello di Estetica e dirige l’Art Gallery of The University of the South.Realizza per le pareti della Gailor Dining Hall della stessa Università il ciclo di dipinti The four Seasons,inaugurato nell’aprile 1959.
1959
Con una personale nella The Art Gallery of theUniversity of the South, a Sewanee, riprende la propria attività espositiva negli U.S.A. e pubblica un saggio sul “valore corale ed etico della pittura murale”.
E’ eletto “Accademico di merito” nella Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova.
Realizza fra 1959 e 1961 la quindicina di grandi incisioni, ad acquaforte del Manoscritto del Trattato del Purgatorio di Santa Caterina Fieschi da Genova.
1961
Ritorno a Genova.
1962
In marzo tiene una personale di rentrée a Genova, alla Galleria Sant’Andrea.
Francesco Arcangeli richiama l’attenzione sul suo lavoro in un saggio sulla rivista “Palatina”.
Conosce Enrico Crispolti in occasione di una conferenza da lui tenuta all’Università di Genova per iniziativa di Eugenio Battisti, che allora vi insegna Storia dell’Arte moderna.
Ottiene il secondo premio del Ministero dei Lavori Pubblici.
La Arbalest Press pubblica a Boston il testo di Talbot Lawrence Talbot “A Study on the Neologism of Figure in the Paintings of Giannetto Fieschi”.
1963
Dall’incontro con Enrico Crispolti nasce il progetto di una personale, affiancata ad una di Sergio Vacchi, nella rassegna internazionale che si tiene durante l’estate nel Castello Spagnolo dell’Aquila “Aspetti dell’Arte Contemporanea”.
E’ l’occasione per l’avvio di una nuova attenzione critica sul suo lavoro, di pittore e di incisore, dopo praticamente quasi un decennio di assenza dall’ltalia.
Con Crispolti nasce il progetto di una monografia su vent’anni del suo lavoro.
Collabora con Cesare Zavattini.
1964
Nella XXXII Biennale di Venezia espone il grandissimo dipinto Dall’alto del patibolo Antonio Lorenzo Lavoisier dimostra e proclama l’indistruttibilità della materia che subisce, assieme ai dipinti di altri artisti italiani, la censura del Patriarca di Venezia.
Prende parte alla mostra delle donazioni per il Museo d’Arte Contemporanea che Eugenio Battisti intende costituire a Genova (e che poi sarà trasferito nella Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino).
Si interessano del suo lavoro sul piano critico Luigi Carluccio, Antonio Del Guercio, Duilio Morosini e Gillo Dorfles.
1965
Nel febbraio-marzo Francesco Arcangeli e Franco Solmi propongono un’ampia antologica del suo lavoro pittorico nel Museo Civico di Bologna, dove vengono esposti i grandi dipinti Lavoisier e Garibaldi con Anita nella palude (attualmente conservato nella Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di San Gimignano).
In maggio, una importante personale a Roma, a La Nuova Pesa, accresce il dibattito critico intorno al suo lavoro. Da allora, e lungo gli anni Sessanta e Settanta la sua attività di mostre personali, in Italia, è molto intensa. Luigi Carluccio lo invita alla mostra Mitologie del nostro tempo che si tiene nel maggio-giugno nella Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Arezzo.
Prende parte alla rassegna internazionale “Alternative Attuali 2”, che Enrico Crispolti organizza nel Castello Spagnolo dell’Aquila,nell’agosto – settembre. Prende parte alla mostra “Il presente contestato”, organizzata nel Museo Civico di Bologna da Franco Solmi e Max Clarac-Sérou, nell’ottobre – novembre.
Gérard Gassiot-Talabot lo invita alla mostra “La Figuration Narrative dans l’art contemporain”, che ha luogo a Parigi, alla Galerie Creuze, in ottobre.
Si interessa del suo lavoro anche Renato Barilli.
Fra 1965 e inizio del 1966 realizza una grande pala, sul tema Ecce Agnus Dei, per l’altare maggiore della chiesa barocca di San Giovanni Battista a Vado Ligure.
1966
Nel maggio-giugno una sua mostra di disegni, a Roma, alla Galleria Odyssia, è presentata in catalogo da Renato Guttuso.
Si lega per contratto alla Galleria ll Fante di Spade, di Roma, ove tiene una personale in dicembre, presentato in catalogo da un nuovo testo di Francesco Arcangeli.
1967
Si interessa del suo lavoro Luciano Caramel, che con Enrico Crispolti lo invita al 75° Premio Lissone, rassegna internazionale che si tiene nell’ottobre-novembre.
Realizza anche alcune opere di scultura, fra le quali ROM. PONT. MAX., per la quale utilizza rottami di ferro.
1968
Nel luglio – settembre prende parte ad “Alternative Attuali 3”, organizzata da Enrico Crispolti nel Castello Spagnolo dell’Aquila.
Nell’agosto – ottobre prende parte a Lignano Biennale 7, a Lignano Sabbiadoro.
Si interessa al suo lavoro Mario De Micheli, che lo presenta nel catalogo della personale a Milano alla Galleria 32, nel novembre-dicembre.
Si lega per contratto alla Galleria Forni di Bologna. Elabora lastre incisorie in vista di una grossa cartella di incisioni che, con il titolo Anelli, dovrebbe riunire fogli dei cicli Infanti, I Sette Vizi Capitali, Manoscritto del ‘Trattato del Purgatorio’ di Santa Caterina Fieschi, e Pittografie erotiche latine.
1969
Nel maggio-giugno tiene un’altra importante personale a Roma alla galleria La Nuova Pesa presso la quale si pubblicano allora due cartelle di 5 incisioni ciascuna, realizzate nel 1968, intitolate Infanti. Realizza il ciclo di incisioni Animulae.
1970
Mario De Micheli lo invita alla mostra “Artecontro. 1945-1970 – Dal realismo alla contestazione”, che si tiene in giugno nella Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Arezzo.
In ottobre tiene un’importante personale nella Galleria Rotta, a Milano.
Silva Editore pubblica a Roma la monografia di Gian Paolo Boetti “Epistemologia per il tramite dello stile in Giannetto Fieschi”.
1972
Prende parte alla X Quadriennale Nazionale d’Arte, a Roma e a Immagine perla città, in Palazzo Reale a Genova, con i sei riquadri pittorici gigantografici del Leviatano, tratti da pagine del libro Cats Are Hungry.
Collabora al volume di incisioni dell’edizione di pregio, curata da Guido Giuffrè, della Costituzione della Repubblica Italiana, pubblicata in occasione del venticinquesimo anniversario della promulgazione.
1973
Nell’estate inizia il ciclo di dipinti Pericolo, che concluderà nel 1977.
1974
Roberto Tassi lo inserisce nella mostra “Tra realtà e magia”, che si tiene a Milano, per la Fondazione Giovanni Lorenzini.
1977
Realizza nel 1977-78 una trasposizione litografica del ciclo Pericolo.
1978
Nel giugno – settembre prende parte a “Metafisica del quotidiano”, organizzata da Franco Solmi nella Galleria d’Arte Moderna di Bologna.
1979
Nel gennaio-febbraio tiene una personale a Berlino-Wittenau, nel Rathaus-Galerie Rei-nickendorf.
Nel giugno-agosto tiene un’importante mostra antologica a San Gimignano, come vincitore del X Premio Raffaele De Grada, presentandovi il ciclo Pericolo. Nell’occasione è pubblicato il prezioso libro litografico Pericolo.
Ne nasce il progetto d’un Museo Fieschi a San Gimignano, progetto evolutosi poi in una cospicua e importante presenza di suoi dipinti, fra i più significativi in alcune sale della Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di San Gimignano, che si inaugurerà nel 1999.
1980
Realizza la grande pala Pentecoste, su tavola, cm 370 x 245 per la Chiesa Parrocchiale di Alte Ceccato (Vicenza).
Gli è assegnata la cattedra di Tecniche dell’incisione all’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, che ricoprirà fino al 1995.
1981
Prende parte alla I Biennale Nazionale d’Arte Contemporanea “Generazione Anni Venti”, organizzata da Giorgio Di Genova, a Rieti.
1983
Nel giugno-settembre Rossana Bossaglia lo invita alla mostra “Il Pop Art e l’ltalia”, che si tiene nel Castello Visconteo a Pavia, nel giugno-settembre.
1984-85
Tiene un’importante antologica nel Reale Collegio di Spagna, a Bologna, e nella Academia Española de Bellas Artes, a Roma.
1986
Nel dicembre 1986-febbraio 1987, una grande antologica del suo lavoro è proposta a Genova, simultaneamente nel Museo di Villa Croce e nel Museo di S. Agostino.
Prende parte alla mostra “Genova, il Novecento”, che si tiene a Genova.
Prende parte alla XI Quadriennale Nazionale d’Arte, a Roma, con tre grandi dipinti Disfatta (o La resa)
1987
Tiene a Como un corso sul disegno presso la Fondazione Ratti, nell’ambito dell’attività didattica diretta da Francesco Somaini e Giuliano Collina.
Alla fine degli anni Ottanta lavora in ceramica.
1988
Inizia a lavorare al grande insieme scultoreo in bronzo Monumento a Santa Caterina Fieschi, ultimato nel 1996 sollecitato dalla rassegna “Progetti speciali. Artisti e territorio”, che si tiene a Genova, in novembre (l’opera si trova nel giardino della Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di San Gimignano).
E’ invitato da Vittorio Sgarbi nella mostra “Vitalità della figurazione. Pittura italiana 1948-1988”, che si tiene a Milano, nel Palazzo della Permanente, nel dicembre-gennaio 1989.
1991
Partecipa, con Franco Francese, Mattia Moreni, Augusto Perez e Sergio Vacchi, alla mostra “Subsistenze. Maledetti e Romantici”, organizzata da Nicola Micieli a Santa Croce sull’Arno, nel giugno-luglio.
1992
Nel settembre-novembre Enrico Crispolti ripropone la Via Crucis nell’ambito della “Quinta Biennale d’Arte Sacra. Beata Passio”, a San Gabriele (Teramo). Nasce il progetto di un’ampia donazione di dipinti di tematica sacra a costituire la Raccolta Fieschi nell’ambito del Museo d’Arte Sacra Contemporanea Staurós, a San Gabriele.
1993
Il 2 ottobre 1993 si tiene a San Gabriele (Teramo) un convegno di studi su “Fieschi sacro”.
1994
Prende parte alla Sesta Biennale d’Arte Sacra intitolata “La Passione di Cristo e la guerra”, organizzata da Enrico Crispolti, a San Gabriele, nel giugno-agosto.
1996
Nel dicembre 1996 – febbraio 1997 tiene una cospicua antologica nel Museo Civico, Palazzo Borea d’Olmo, a San Remo.
Ne nasce il progetto di una consistente donazione di dipinti per il Museo Civico di Sanremo, di successiva attuazione.
1998
Prende parte alla “Ottava Biennale d’Arte Sacra. Tracce del Sacro nel Ventesimo Secolo – Consuntivo e Progetto”, a cura di Maurizio Calvesi, che si tiene a San Gabriele, nel luglio -settembre.
1999
Si inaugura la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di San Gimignano, allestita in collaborazione con l’Università degli Studi di Siena, dove in diverse sale sono esposti numerosi suoi dipinti fra i più significativi.
2001
La Fondazione della Cassa di Risparmio di Genova e Imperia gli dedica l’importante monografia “Giannetto Fieschi Pittore” a cura di Enrico Crispolti.
2001-07
Realizza un significativo ciclo di opere in ceramica, che espone in 2 personali ad Albisola
2010
Muore a Genova il 15 marzo.