Casa Turese Arte Contemporanea presenta “la fantasia è la vera realtà”, primo importante riconoscimento all’artista Gabriele Turola (Ferrara, 1945 – 2019), scomparso prematuramente pochi mesi fa, all’età di 74 anni. Una mostra che ha avuto la sua attiva collaborazione nella redazione del catalogo in cui sono pubblicati, insieme alle opere pittoriche, suoi testi e poesie realizzate appositamente per la pubblicazione. L’allestimento è composto da una serie di tempere su carta di piccolo formato realizzate tra il 1991 ed il 1997, opere in cui lo spazio si spezza in tanti frammenti e si popola di fiori, pesci, donne, nuvole, lune, stelle….. e poi di fari, maschere, divinità, fate, farfalle e ancora, di uomini col cilindro, abiti, chiocce, montagne, acque…. Il suo è un inventario di sogni, un catalogo di apparizioni festose, un almanacco di storie che iniziano ma non finiscono mai, come la Novella dello Stento, e si confondono, si intrecciano, si moltiplicano. Ci sono, nei suoi lavori, triangoli interrotti accanto a cui compaiono figurette disegnate di tutto punto, come nei sillabari della scuola elementare. Narrazione e segno, geometria e immagine non sono in contrasto, ma convivono felicemente. Sono fiabe dipinte, le sue, e della fiaba, o del mito, hanno anche i titoli: Il vello d’oro, Il sogno del mago Houdini, La porta del sole, Il viaggio del leone, Le anime gemelle… Solo che le fiabe, quelle tramandate da secoli, hanno un senso compiuto, un inizio e una fine, anzi un lieto fine, mentre quelle di Turola sono indecifrabili e nascondono la continua ricerca di un significato, che, a prima vista, sembra non esistere. Nelle sue opere, comunque, c’è qualcosa di felice, di sorridente. E se Sbarbaro diceva: ”Noi non abbiamo altra felicità che di parole”, Turola avrebbe potuto dire: ”Noi non abbiamo altra felicità che di forme e colori”.

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